venerdì 24 dicembre 2010
martedì 30 novembre 2010
Non ci sono mai garanzie quando sfidi una tempesta. Sono al centro della sua furia e l'unico mio conforto è sapere che ho ancora una scelta. Posso continuare a vorticare nel nulla, ad abbattermi e a lottare in una prigione di vetro, o vincere. E' troppo semplice dire che si tratta di volontà, omettendo il dettaglio che la volontà non è unica in una mente spezzata; esiste la volontà del mostro, del fantasma, dello spettro (della depressione, della nevrosi, del male, quanti nomi gli si potrebbe dare) di continuare a esistere. Insomma, ha un istinto di sopravvivenza anche lui. Ho sempre creduto che fosse una specie di demone estraneo a me, un aggressore sconosciuto da rinnegare; invece è solo un pezzo di me, ferito fino alla morte, che nutrito da paura, dolore, ma soprattutto troppa, infinita rabbia, è diventato ciò che mi tormenta e che esige giustizia. Per questo è così difficile dirgli di no. Perchè, per quella parte di noi che coincide col nostro tormento, quel qualcosa, che dovremmo smettere di fare perchè ci danneggia, in realtà è giusto, è una piccola vendetta, è un atto di rivendicazione del nostro diritto ad avere potere su una vita che sembra averci deliberatamente schiacciati.
Non va distrutto. in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, è risaputo. E la mente non funziona diversamente. Cercare di tapparsi le orecchie e non sentire più una parte di noi stessi è ugualmente un modo di ferirci. Ogni uragano alla fine trova il cielo in cui disperdersi per tornare nuvola. Così sarà per il mio fantasma. Accettare, accettare tutto ciò che mi terrorizza e, in una parola, ricostruirmi.
"cause there's beauty in the breakdown."
venerdì 11 giugno 2010
domenica 18 aprile 2010
Dormo su petali di aria,
la veglia mi intorpidisce gli occhi,
nebbia e silenzio e il dolore di sempre,
assopito,
per quell'istante in cui l'inferno si riposa...
il riflesso dei frammenti mi ricorda il passato,
non parlo e osservo il mio cielo...
sono nel bianco di una cecità indotta,
e le nuvole sono parole in una distesa di ricordi muti.
Le preghiere mi scivolano addosso,
come la pace,
come le spine.
Respiro la tua morte e maledico il mio risveglio.
Sono la mia tomba
e il mio delirio.
domenica 4 aprile 2010
Berlino era stupenda, ed il cielo dall'aereo spettacolare...sono sempre più convinta che il male vero si trovi solamente nella mente delle persone...
sabato 20 marzo 2010
Lunedì 22 Marzo alle 8.00 del mattino partenza in autobus. Destinazione, aereoporto. L'aereo parte per Berlino!!!
Esatto, fra soli due giorni parto in gita con la mia classe e starò lì una settimana, per cui purtroppo non avrò modo di andare sul web (dato che lì fanno sborsare un capitale per qualunque sciocchezza, dubito di trovare un internet point >__<). Ovviamente per colpa del mio caratteraccio per il momento incorreggibile sono ancora in mezzo a una strada fra valigia e vestiti e altre cosuccie che devo sistemare...Nonostante ciò sono contentissima di cambiare aria per qualche giorno, e fatta eccezione per il rischio di morire congelata dovrei anche divertirmi molto .__. !
Parlando d'altro...
l'universo sembra condurmi alla psicoanalisi...fra i vari libri che il professore di filosofia ci ha dato come scelta per gli esami mi sono quasi per caso ritrovata ad avere affidata l'introduzione alla psicoanalisi di freud...e la professoressa di italiano si dilunga nella spiegazione del metodo psicoanalitico sfogliando la coscienza di Zeno...sebbene io sia molto più tentata a portare Pirandello agli esami, e di storia Hanna Arendt e la banalità del male, un processo di prospettiva psicologica a proposito delle origini del male nelle azioni di coloro i quali hanno determinato l'olocausto...
e' l'unico argomento di storia che mi abbai mai veramente interessato, che mi abbia mai profondamente colpito...nella simulazione della prima prova d'esame ho scelto il saggio breve sulla memoria storica... Ho preso 9 e mezzo. La professoressa più severa ma secondo me eccezionale del classico mi ha detto che è stato un piacere leggere un compito cosi meraviglioso, ed il 10 non me l'ha messo per alcuni termini troppo espressivi...mi ha detto di fronte a tutti di scrivere un libro, per sublimare la fortissima tensione negativa che sente nelle mie parole trasformandola in energia costruttiva...e in disparte mi ha detto che scrivere può trasferire il trauma dall'inconscio alla carta permettendomi cosi di analizzarlo e accettarlo fuori da me...
Ed il giorno dopo ha fatto una lunga spiegazione sul metodo psicoanalitico...appena ho finito di preparare la valigia la posto magari, è molto interessante...
chissà, magari leggere Freud sarà un'esperienza determinante nelle scelte dell'immediato futuro.....
lunedì 15 marzo 2010
YEEEEEEEEEEE MI SONO TOLTA IL PESO DELLA SIMULAZIONE *__*
Ed oggi inoltre era il 100° giorno prima degli esami...fra 99 giorni... /\/\/--->EXAMS
Dopo 3 giorni di insopportabile studio e tensione...che strano, fino a 3 giorni fa, a 4, 5 , due settimane fa, mi sembrava inesistente la simulazione, qualcosa che sì , c'è, ma in fondo in fondo senza consistenza , senza reale importanza nella mia mente, perchè non mi ero inserita nella condizione mentale di affrontarla...credo sia cosi un pò per tutto...finchè non ti metti nella condizione mentale di dover affrontare o vivere un'esperienza, non comprendi mai veramente che quella accadrà veramente...come una guarigione...finchè sei ammalato, non pensi seriamente alla guarigione; anche se sai che accadrà, finchè non arriva il momento di curarsi seriamente, per debellare il malessere, non te ne rendi conto...vale per il fisico, per la mente, per le esperienze di tutti i giorni...
mi devo mettere nella condizione mentale di dover affrontare il tempo necessario affinchè le mie ferite guariscano...fino ad ora, non ho mai voluto davvero accettare di curare questo malessere dell'anima...ma capito il meccanismo, bisogna solo esercitarsi, finchè ciò che sembra impossibile diventa fattibile, e le illusioni vengono cancellate ma in cambio di verità utili e costruttive, e non buone solo a cadere più in basso, per l'incapacità di saperle gestire...
Sto pensando al cielo dietro la tempesta...mi piace pensarlo, ora che lo che c'è...