"Si sentiva come se non avesse un passato.
Come se si fosse trovata in quel luogo senza
sapere da dove veniva.
Era stanca di quella stanchezza che
sa dare solo il vuoto..."

-la solitudine dei numeri primi-

domenica 18 aprile 2010

dormiveglia

Dormo su petali di aria,
la veglia mi intorpidisce gli occhi,
nebbia e silenzio e il dolore di sempre,
assopito,
per quell'istante in cui l'inferno si riposa...
il riflesso dei frammenti mi ricorda il passato,
non parlo e osservo il mio cielo...
sono nel bianco di una cecità indotta,
e le nuvole sono parole in una distesa di ricordi muti.
Le preghiere mi scivolano addosso,
come la pace,
come le spine.
Respiro la tua morte e maledico il mio risveglio.
Sono la mia tomba
e il mio delirio.

domenica 4 aprile 2010

MUST


Basta fingere, basta mentire. sono tornata dalla gita da una settimana e non è andata bene. è stata un'overdose di infelice consapevolezza. consapevolezza di quanto sono infinitamente sola e diversa. non riesco a studiare. non riesco a reagire, non riesco a muovermi. non posso tornare al male ma rischio di essere inghiottita da un male peggiore. il vuoto, l'assoluto vuoto, il nulla. Il tempo è già scarso, ogni secondo mi avvicina a scelte irreversibili ed io sono congelata. non ne vale la pena, ma sono sepolta sotto il peso di questo vuoto. questa disperazione mi affoga, e la paura, e la sofferenza, le conosco troppo bene, mi divorano il cuore, non lasciano niente. il mio dolore ha una fame terribile e se non riceve giustizia si ciba della vita che ruba a me. Vi chiedo scusa se sparisco, ma qualunque cosa vi faccia soffrire, sappiate che siete nei miei pensieri, che so che siete più forti di quello che vi distrugge e che se lo si vuole davvero si può vincere la disperazione. Io sto così male perchè non ho volontà sufficiente. perchè se la vita mi da 10000 motivi per soccombere io non riesco a trovarne più di 10 per resisterle, e me li devo far bastare.

la mia infelicità mi opprime e mi disintegra, ma per la vita che ho, per il dolore che posso ancora risparmiarmi, per le ferite che sono ancora in tempo a guarire devo tirare fuori le palle di stringere i denti e fare ciò che devo per uscire fuori dal nulla che mi risucchia via. So solo che adesso soffro per quello che non ho fatto in passato. Significa che in futuro mi salverò, per qualcosa che farò adesso. la salvezza del mio futuro dipende da quello che costruirò nel presente.


anche se le cose vi vanno male, anche se il mondo vi crolla addosso, sappiate che la vita è questa, ma può anche essere altro. ricordo di aver pensato qualche giorno fa che la mia vita non mi piace. la soluzione è sorta spontanea e naturale. Per piacermi devo fare qualcosa che mi piaccia.

Berlino era stupenda, ed il cielo dall'aereo spettacolare...sono sempre più convinta che il male vero si trovi solamente nella mente delle persone...

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