martedì 11 agosto 2009
martedì 7 luglio 2009
martedì 23 giugno 2009
Mi sono sempre chiesta se ad essere sbagliato fosse il mondo intero, o io soltanto. Ogni volta che soffrivo in passato mi ripetevo che era il mondo quello cattivo, che le persone , quasi tutte, anche molte vicine a me, erano ingiuste e false, e che per salvarmi da tutto questo male avrei dovuto semplicemente distaccarmi dal loro modo di prendere la vita così banale e fasullo. Credevo che continuando a combattere avrei raggiunto un obiettivo più sano e più forte del loro. Penso che molti all'inizio la pensavano così. Ma oggi mi ritrovo intrappolata in uno spazio non ben definito fra il nulla assoluto e il ricordo vago di una voglia di vivere che prima mi incendiava e che ora sento come un sussurro inquietante nel cuore che vorrebbe trasformarsi in un urlo e non può. Ho scoperto troppo tardi che combattevo per il motivo sbagliato. Per eliminare qualcosa che non avrei mai potuto eliminare. Nè cambiare. Ci sono cose talmente radicali a questo mondo che si avvicinano quasi a leggi naturali incontrovertibili. Come ad esempio il fatto che non si possono evitare gli errori e le sofferenze. O che ci sono nodi che inevitabilmente si formano, nel cuore, nella mente, crescendo come piante selvatiche, che moltiplicano le loro radici attorno a tutto ciò che abbiamo dentro arrivando quasi a soffocarlo. Vorrei sradicare questa pianta malefica, ci provo giorno dopo giorno. So che la soluzione migliore è quella di focalizzare sugli obiettivi semplici più facilmente raggiungibili, fare ogni giorno qulcosa di utile, ma è anche vero che il mostro chiamato Vuoto ti attira goloso verso di sè perchè ha fame di te, perchè vuole ingoiarti e annullarti e nutrirsi delle emozioni che ancora ti permettono di sopravvivere. Poi c'è un'altra strega cattiva, la Rabbia, potente e distruttiva che sfoga la sua collera repressa sui tuoi poveri nervi inducendoti a compiere le azioni peggiori, a dire cose che tu neanche pensi a persone che ti sono vicine, che ti spinge a farti del male perchè secondo lei sei tu che l'hai fatta crescere dentro di te. C'è poi la Solitudine, che ti abbraccia col tuo velo glaciale e affilato rimarcando le ferite che non arrivano mai a cicatrizzarsi. Quanti mostri albergano dentro il nostro cuore ferito... L'unica cosa sbagliata è la sofferenza che proviamo a causa loro. Vorrei eliminarli tutti ma è una cosa che non si può fare direttamente. Affrontarli di faccia significa esserne investiti completamente. Bisogna accogliere nel cuore qualcosa di diverso da loro. E permettergli di proteggerci. I sogni , ad esempio, possono difenderci da questo male. Per chi è stato deluso dalla vita i sogni sono solo fantasie. Ma non è affatto vero. Avere un sogno significa avere anche l'energia per realizzarlo. Sono stanca di passare le giornate in compagnia di quel branco di sfigati nella mia testa che mi fanno il lavaggio del cervello coi loro pensieri negativi. Sono stanca di ricordare il passato che non riesco ad accettare. Il passato è passato, non lo potremo cambiare mai, e se non capiamo questo il nostro futuro non potrà mai soddisfarci. Anche in un momento di crisi, di nulla, di smarrimento come questo, voglio tornare a sognare. Voglio tornare a piangere per un desiderio. Abbiamo tutti il diritto di pretendere qualcosa dalla vita. Ci vuole coraggio, ci vuole sacrificio, ma è sempre meglio che vendere la propria vita a dei mostri che la rovineranno per sempre. In ogni caso non è mai troppo tardi per sperare e sognare qualcosa di bello. Finchè siamo vivi ha più senso lottare per un sogno che morire per un ricordo.lunedì 15 giugno 2009
ATTENZIONE, QUESTO E' UN MESSAGGIO DI INCORAGGIAMENTO PER TUTTI COLORO CHE IN QUESTO MOMENTO HANNO UN SOGNO E STANNO LOTTANDO PER RAGGIUNGERLO!sabato 6 giugno 2009
Quando siamo in crisi, tutti noi abbiamo bisogno di aggrapparci a qualcosa e ognuno ha un modo tutto suo per affrontare una difficoltà. Ma per chi non ha un sogno, e nemmeno una speranza, risulta veramente complicato trovare un appiglio, come se ci si trovasse improvvisamente immersi in un oceano buio e profondo, dove sembra non esserci nulla a cui aggrapparsi per non affondare; ed è in questo momento che si dà il peggo di sè. La paura spinge ad attaccare per difendersi. E anche in questo caso ognuno ha un modo tutto suo per reagire ai momenti di difficoltà... La cosa peggiore che possa accadere è attaccare se stessi, quando ci si individua come causa del problema...domenica 31 maggio 2009
giovedì 16 aprile 2009
Salve! Questo è il mio primo blog e non so se qualcuno leggerà mai quello che sto scrivendo ma sento comunque il bisogno di condividere quello che penso. Io sono una ragazza con disturbi alimentari. E' da parecchio che ho questi problemi, e per questo motivo ho fatto moltissime ricerche, ho raccolto immagini e informazioni di tutti i tipi; ho scoperto parole come "thinspiration", "binge", "ana e mia"; ho trovato un numero impressionante di blog di ragazze più o meno devote di AnA, alias Anoressia, giovani ed emozionate per la loro nuova ragione di vita, ma allo stesso tempo sole, frustrate, arrabbiate e deluse per diete e digiuni vari; ho letto un'infinità di DA (diari alimentari) caratterizzati per lo più da molte tazze di tè verde, lassativi o verdura ipocalorica; ho visto che la maggior parte anche dopo esser scesa di parecchio sotto peso non può riuscire a fermarsi e ad accettare il proprio corpo, perchè la voglia di Ana è troppo forte, perchè Ana ti dà una forza sconvolgente, che ti accompagna fedele anche a scuola, con gli amici e quando sei da sola a un passo dal baratro. E leggere tutte queste cose mi faceva sentire meno sola. Con le persone che mi stanno intorno non riesco mai ad aprirmi, non posso rivelargli le mie paure, non posso fargli capire il dolore che provo quando mi guardo allo specchio e non riesco più a distinguere le linee del mio corpo. Non ho molti amici, e quei pochi che ho conoscono solo la maschera che metto regolarmente tutti i giorni di fronte a loro per non scomparire del tutto dal loro mondo frivolo e vivace, perchè anche se a nessuno importa niente dei chili che perdi sei comunque costretto a starci in quel mondo anche se non lo senti tuo. Vorrei conoscere meglio un'altra faccia della realtà, quella dei blog pro ana, delle thinspo e della taglia 38. Chiariamoci, non sono assolutamente pro - anoressia. Basta poco a capire che 15 kg sotto peso e due gambe come due stecchini non sono uno stile di vita ma una malattia grave e pericolosa. Voglio solamente conoscere meglio quello che mi sta succedendo e trovare altre persone come me che mi possano spiegare quello che provano, dare consigli o semplicemente parlarmi di tutto questo.











































