"Si sentiva come se non avesse un passato.
Come se si fosse trovata in quel luogo senza
sapere da dove veniva.
Era stanca di quella stanchezza che
sa dare solo il vuoto..."

-la solitudine dei numeri primi-

domenica 14 febbraio 2010

V




"L'unico verdetto è vendicarsi... Vendetta... E diventa un voto non mai vano poiché il suo valore e la sua veridicità vendicheranno un giorno coloro che sono vigili e virtuosi."

Perdonare, dimenticare, ignorare... pensieri perbuonistici di coloro che promulgano il perdono per pubblicizzare la loro assai ipocrita capacità di calpestare i diritti e i doveri di ogni persona che, vedendo calpestata la propria sacra dignità da qualcuno che non meriterebbe più d'uno sputo in faccia, dovrebbe zittirsi e inghiottire il bolo merdoso del soppruso in nome del "perdono".

"non punire, con atto nobile e generoso, un danno o un'offesa che altri ci hanno arrecato."

Questo è il perdonare secondo definizione. Ma è davvero nobile e generoso imbavagliare la propria libertà individuale lasciando impunita una crudeltà verso di essa? E' davvero generoso concedere ad un signor nessuno il permesso di rubarcela? E' davvero giusto fingere di essere nobili e generosi affidandosi al perdono? Io credo nel perdono. Ma non credo assolutamente che sia la soluzione a certe ingiustizie che mi avvelenano il sangue ogni volta che le vedo o che le subisco. una rabbia sorda e profonda mi offusca la mente e mi gonfia gli occhi di lacrime, mi ingozza di odio, e il mio dolore ingrassa, schiacciando la mia buona volontà con il suo peso disgustoso, mi annebbia la mente. Mi fa venire voglia di farmi del male.





Vi fate del male. Alcuni talmente tanto da aver perso ogni forma dì equilibrio. Talmente tanto da dimenticare a cosa servono i giorni se non a morire dentro pian pianino uccisi dalle stesse mani che vediamo attaccate ai nostri polsi, inutili se non servissero a colpirci, A ferirci, A PUNIRCI. Per il male che abbiamo fatto. Si, perchè DEVE essere cosi. Ci sentiamo puniti, sentiamo il dolore della punizione. Chi soffre riesce solo a pensare a cosa lo sta facendo soffrire e a cercare di fermarlo. Quando lo individuiamo, ragioniamo sul perchè di quel male; e la risposta che ci diamo è che siamo puniti per qualciosa di sbagliato. Perchè siamo sbagliati e allora andiamo corretti. Col dolore infertoci che però non sopportiamo. Allora l'unico modo di fermare quel dolore è finirci in fretta, con le nostre stesse mani. Ucciderci , eliminare il colpevole per eliminare la punizione. E la rabbia ingrassa sempre più ad ogni pezzetto della nostra libertà d'essere felici che gli facciamo mangiare. Ogni morso famelico, ogni conato, ogni colpo affilato, ogni unghiata, ogni giorno perduto, ogni occasione bruciata. Cibo per rabbia che partorisce follia, follia furiosa che ci sostituisce e ci guida verso l'autodistruzione.




TUTTA COLPA TUA. COLPA DELLA TUA INSENSIBILITA', DELLA TUA CATTIVERIA, DEL TUO IGNORARMI, DEL TUO INCOLPARMI SEMPRE, DEL TUO NON AMORE, DELLE TUE CONTINUE MANCANZE, DEI TUOI SILENZI, DELLE TUA URLA, DI TUTTO CIO' CHE NON AVEVO MAI FATTO E DI CUI TU MI HAI INCOLPATO, DI TUTTE LE FERITE CHE SANGUINANO DEL SANGUE CHE E' SOTTO LE TUE UNGHIA. COLPA DEL TUO ABBANDONARMI CONTINUO, DEL TUO NON CAPIRMI, DEL TUO FERIRMI, DEL TUO PUNIRMI, DEL TUO EGOISMO, DEL TUO PERBUONISMO, DELLA TUA IGNORANZA, DEL TUO NARCISISMO, DELLA TUA ASSENZA NELLA MIA VITA, DELLA TUA FALSITA', DELLA TUA PRESENZA INDESIDERATA. DI TUTTO CIO' CHE MI HAI NEGATO, CHE MI E' MANCATO, CHE NON HO E NON AVRO' MAI.

TUTTA COLPA TUA.

Se ancora adesso io non riesco ad odiarti, ma odio me stessa. Per non essere stata adeguata. Per non essere stata perfetta. Per non essere stata vuota, in modo tale da permetterti di riempirmi delle tue bugie, dei tuoi imbrogli, della verità che nascondi.
MA SONO STANCA. Perchè il bruciore di questa ferita che non si cicatrizza, le lacrime che mi rigano il viso e il fiume di sofferenza che mi corrode come l'acido che crudele mi lascia ancora in vita, me li hai inferti tu. E mi dicevo di perdonarti. E mi dicevo di dimenticare i tuoi difetti, e le ferite stesse. Mi dicevo che il perdono mi avrebbe salvata. Ma dov'era il perdono mentre mi uccidevo? Mentre spendevo le notti a bruciare fra le fiamme dell'inferno che hai acceso? Il perdono PRIVO di GIUSTIZIA è VUOTO. Un vano quadretto appeso al muro, da guardare ogni tanto mentre affoghiamo nel buio pesto. Si, posso perdonare. Per finta. Ma il dolore non finisce. E sono stanca di fingere e soffrire.
VOGLIO VENDETTA. voglio che il male che mi è stato fatto si trasformi in qualcosa di produttivo. Voglio convertire la rabbia grassa in energia, voglio che mi colmi senza farmi scoppiare, voglio che mi faccia respirare. Non ti voglio fare del male, non servirebbe. Ma non voglio nemmeno chiudere gli occhi e punire me al posto tuo. Ho bisogno di giustizia.
Quanti milioni di ore a convincermi che non serviva...ad ogni ora che passavo a negare la verità essa si faceva più evidente.
Nessuno merita di soffrire come un fottuto cane. Non voglio costruire il mio bene sul tuo male. Non voglio punirti. VOGLIO DISTRUGGERTI. Voglio cancellare con la forza questo dolore infame, affrontarlo faccia a faccia, non coprirlo col telo del "perdono" mentre mi massacra. Voglio acchiapparlo per le sue corna di demone e cacciarlo fuori da me. Rivoglio me stessa. Ecco cosa mi manca. IO MI MANCO. La dolce, innocente, meravigliosa consapevolezza che sono giusta e perfetta cosi come sono, e che non esiste essere sulla faccia della terra che possa cercare di correggermi. Se io agisco nel rispetto di me stessa e degli altri, posso essere felice. e se fingo di perdonarti, io non mi rispetto più.
Per guarire ho bisogno che tu venga distrutto. Almeno nel mio cuore. Cosi solamente potrò ricreare un idea di te che non mi faccia cosi male. Ma prima, maledetto, devo ucciderti.

La vendetta senza giustizia è inutile quanto il perdono senza convinzione. La migliore punizione sarà quella di riprendermi la vita senza odiarla più, amarla e coccolarla perchè non è lei a farmi del male, ma il male stesso, che si insinua dentro di lei come il dolore si è insinuato dentro di me...Voglio annaffiare con tutte le lacrime passate e futuro il germoglio della rivoluzione, voglio cambiare il mio presente e salvare il mio futuro dalla follia.


Il mio amore per me e per la mia vita sarà la mia peggiore vendetta. Costruirò sulla distruzione del tuo male la forza della mia rinascita.

10 commenti:

мι∂иιɢнт ha detto...

Ciao Lusia!!!
E' da un sacco di tempo che non ci sentiamo...
come è andata fino adesso?
Ma come mai sei stata assente tutto questo tempo?? Ci sei mancata!!!
Be' vieni a farmi un saluto....


Ciao!!

Midnight

dadalady ha detto...

Io posso perdonare come non posso perdonare.. il perdono è un concetto troppo soggettivo.. e difficile da applicare.. specie se ki ti ha fatto male è la persona ke ami!
Io nella mia vita ho xdonato, ma purtroppo non dimentico!
Rinascere, riprenderti la vita, amarla e vivere finalmente, questa è la vera vendetta! Sei una grande lusia.. è quello ke sto cercando di fare anke io.. ti sn vicina..

Greta ha detto...

Che bello vedere che hai ricominciato a scrivere! ♥ Mi ero persa i tuoi ultimi post! ><

E grazie mille per il commento, mi fa piacere vedere che non sono sola e che certe sfighe/situazioni non capitano solo a me. Non che questo renda più facile il gestirle, però in qualche modo aiuta. Almeno, io sono una fan del "mal comune, mezzo gaudio". Quantomeno, anche se non godo, almeno so che non sono l'unico caso umano che ci sta male.

Ok, è un ragionamento contorto! xD

Comunque grazie per esserci, davvero! ç///////ç

Passando ad altro... e cosa aspetti a postare anche qualche tuo disegno? xD
Anche a me piace disegnare, anche se ero ferma da un po', a parte qualche super deformed ogni tanto... Ma recentemente mi sono riavvicinata al mondo manga/anime, quindi da cosa nasce cosa...

E per il voler realizzare un manga, diciamo che avrei voluto provarci una volta, ma vedi... io ho un problema (aridaje). Mio papà dipinge, anche se solo come hobby. Secondo me è bravo, mi piace molto il suo stile, i soggetti che sceglie, ecc. Chiaramente, non è Michelangelo, o avrei cominciato a tirarmela molto prima.
Il punto è che lui, forse perchè frustrato dalla sua mediocrità (non voglio essere dura, anch'io mi ritengo "mediocre"... intendo dire che nessuno di noi due ha un talento naturale) non mi ha mai dato soddisfazioni in questo senso, e mi ha allontanata da ogni scuola d'arte (che mi interessava, dato che non pensavo di essere male, soprattutto paragonata ad altri). Io non avrei mai potuto fare l'"artista" o la fumettista, perchè non avevo talento. Una delle frasi che mi sono sentita ripetere più spesso è stata "Questo disegno è stentato. Se vuoi fare la fumettista... Sai come disegnava alla tua età Giotto?".
Adesso dò un altro valore alla frase (ho visto che anche chi non disegna come Freud a quattro anni può comunque migliorare via scuole/corsi), so che comunque voleva probabilmente impedire che mi illudessi o che... però certe cose dette ad una bambina/ragazzina lasciano il segno.
Tutto questo per dire che io voglio coltivare la mia passione, ma non credo che proverò nemmeno mai a concretizzarla.
So di essere un anatroccolo in un lago di cigni (e sono anche un cliché vivente...xD).

vitaedamore ha detto...

Sto tremando. Fortissimo. Sono sconvolto da ciò che ho letto. Le tue parole hanno scavato l’anima fino a farla quasi sanguinare. E tutto questo non è un male. No. Non dal mio punto di vista.
Ogni cosa che mi colpisce è un segno. Una giunzione tra due persone. C’è un motivo se sono qui e c’è un motivo se ho letto.
Ora riprendo il controllo delle mie mani e cerco di rallentare il battito. Mi accorgo che sto sudando. Freddo.
Quale dolore così atroce può far scrivere queste parole ad una persona? E, soprattutto, quale dolore così atroce è così forte da aver attaccato una donna che non le meritava?
Nessuno merita. Nessuno. E, da quanto hai scritto, mi sono accorto che si tratta di qualcosa di terribile. Un male “dentro di te”. Ora capisco la guerra, il soldato. Ora capisco quanto possiamo essere sullo stesso piano ed entrambi in una lotta terribile, eppur diversa.
Nel tuo malessere sei lucida. Molto. E sei riuscita ad esporlo nelle sue sanguinanti sfumature.
La vendetta non serve, come non serve il perdono. Non credo né all’una, né all’altro. Credo, però, nelle persone. E so che riuscirai, in qualche modo, a venire a galla. Rinasci. Fallo. Perché ne hai facoltà e diritto.
Io sono qui. Là. Dove mi cercherai, mi troverai.

☆ღ )O(Claudia)O( ღ☆ ha detto...

Cara Lusia,
sei riuscità, attraverso questo post a comunicare il dolore che ti sta dilaniando e a farlo provare anche a me! Concordo perfettamente con quello che ha scritto vitaedamore: nè il perdono nè la vendetta, ma semplicemente la voglia di andare avanti e l'amore e il rispeto di te stessa e della tua vita!Certo è che non si può perdonare se ancora le ferite sono aperte! Ma ricorda sempre che siamo esseri umani, e in quanto tali imperfetti e deboli! Tutti commettiamo errori, a volte anche irreparabili, anche le persone che dovrebbero essere per noi un punto di riferimento o che ci sembrano invincibili!

" La dolce, innocente, meravigliosa consapevolezza che sono giusta e perfetta cosi come sono, e che non esiste essere sulla faccia della terra che possa cercare di correggermi. Se io agisco nel rispetto di me stessa e degli altri, posso essere felice. e se fingo di perdonarti, io non mi rispetto più."

Da queste parole capisco che ce la farai ad affrontare questo dolore e "ucciderlo"....sei così determinata e attaccata alla vita che nessuno potra fermarti!
Il mio sostegno "virtuale" ci sarà sempre se vorrai, ma conta sempre e solo su te stessa, sui tuoi pensieri, sul buon senso che alberga in te e non smettere mai di brillare della tua stessa luce!
A presto....

Michiamomari, e ha detto...

Ciao Lusia. Io, per questo post, vorrei farti delle sperticate CONGRATULAZIONI. Nn so di chi partli.. ma nessuno conosciuto da "grandi" può farci questo male.. a meno che nn poggi su un male del tutto analogo, precedente. Credo che chi può fare QUESTO male siano sempre e soltanto i genitori. Ora, tu hai detto che perdonare nn ti è servito, che vuoi vendetta, e che questa vendetta però non passerà per l'infliggere altro male.. o distruggere "chi" l'ha fatto, ma sarà distruggere quello che quel "chi" ha messo dentro di te. E che in buona parte è quel "chi" stesso, quello introiettato dentro. E per me hai ragione, ragione, RAGIONE.
E in effetti, io non posso concordare né con Claudia né con Vitaedamore: perché quel che loro dicono sorvola sulla cosa che per me è la scoperta essenziale. E' vero.. "Perdonare" è un'istruzione vuota, è come dire: siii felice. Nn basta dirlo, per esserlo. E' come dire: sii fiera di te; nn basta dirlo per cancellare la disistima di sè. Tutte queste cose sono come piante che devono essere seminate, e avere un solido terreno su cui crescere. E la scoperta.. per me, è stata che poter perdonare i genitori passa, necessariamente e improrogabilmente, dall'averli CONDANNATI, dall'essersi ferocemente arrabbiati con loro: dall'essersi chinati su se stessi, su quel bambino piccolo che fu non capito, non ascoltato, o addirittura abusato, e prenderlo per mano, consolarlo, disapprovando e odiando, si - anche odiando chi l'ha ferito. Io concordo, e credo fermamente, che se i genitori interiori che ci hanno fatto male vengono sbaragliati, odiati, condannati, UCCISI dentro di noi, il passo dopo sarà riuscire a vedere tutta la difficoltà anche loro.. vedere anche loro, da piccoli, per le vittime che sono state.. è solo allora che si potrà perdonarli, ma solo perchè prima si è uccisa quella parte che ancora ci ferisce. E' da questa riconciliazione che, poi, nasce anche la nostra guarigione. Per capire tutte queste cose, e imparare a usarle, per me è stato vitale leggere Alice Miller.. nn so se proprio qui da te l'avevo già detto.. ma te la consiglio davvero. DAVVERO tanto, a partire da "La persecuzione del bambino".

dadalady ha detto...

Lusia.. la forza l'ho trovata solo in me stessa x qllo ke sto facendo.. la mia dieta sta andando bene! oggi sn 23 giorni e ho tanta volontà ancora.. questo è importante.. e lunedì prossimo c'è il mio incontro con la bilancia! spero ke avrò soddisfazioni.. nn vedo l'ora di dirti quanto ho perso... :D

Asia ha detto...

grazie per tuo commento Luisa.
grazie, grazie....grazie. ti sono vicina anche io. E prego per il tuo fratellino.
grazie.

(Mai più)Enigma ha detto...

uh...

ma sei tornata^___^

sai che ti leggevo già un po' di tempo fa?

di solito prima di commentare leggo il post... ora non l'ho ancora letto perchè mi è venuta voglia di salutarti prima eheh^^'

vado a leggere...
un abbraccio

**VersOana** ha detto...

Grazie mille per il post ed i consigli, sono stata proprio poco fa da lei, entrare nel reparto "disturbi alimentari" penso sia stato un trauma x me immagino x lei...ma ce l'ho fatta, per lei tutto. Ho pensato solo a farla sorridere e quando ha accettato la mia caramella sembravo io una bimba felice...ho troppa paura di perderla ma allo stesso tempo la certezza di salvarla.
grazie ancora! un bacione

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